
In particolare la montagna:
- rinforza il sistema immunitario, grazie ad un clima migliore di quello di città;
- allevia l’asma causata dagli acari della polvere in quanto al di sopra dei 1.500 metri gli acari, grazie alla riduzione dell’umidità, non hanno possibilità di sopravvivenza;
- previene le malattie da raffreddamento in quanto l’aria pura e fresca della montagna dà sollievo a chi soffre di malattie respiratorie perché affina le capacità di termoregolazione;
- sollecita la produzione di globuli rossi perché al di sopra dei 1.200 metri, l’aria diventa più rarefatta per via della progressiva riduzione dell’ossigeno. In questo senso la montagna è particolarmente indicata se il piccolo soffre di anemia;
- stimola l’appetito, l’attività motoria e la vista, il bambino può osservare ambienti nuovi, paesaggi, animali.
Molto importante è anche non esporre i bambini piccoli a forti dislivelli con spostamenti su seggiovia e funivia, ma rispettare tempi più lenti per permettere all’organismo del bambino di acclimatarsi in quanto i repentini cambiamenti di altitudine possono favorire la comparsa di otite.
Nel bambino, soprattutto se molto piccolo, il sistema di termoregolazione non è ancora perfettamente funzionante ed è per questo che deve essere vestito con un abbigliamento adeguato per evitargli l’ipotermia (diminuzione della temperatura del corpo) e il congelamento. Dunque l’abbigliamento più indicato è quello “a cipolla”, cioè a strati con più capi leggeri sovrapposti invece che con pochi capi molto pesanti.
In montagna, il piccolo può uscire a qualsiasi ora. Se però fa particolarmente freddo è bene sfruttare
le ore più calde della giornata, cioè tra le 11 e le 15, quando l’aria è più mite e quindi non troppo aggressiva per le vie respiratorie del piccolo.
Nelle giornate di sole, occorre proteggere il piccolo per evitare le scottature soprattutto se c’è neve, utilizzando una crema con un fattore di protezione elevato, specifica per l’infanzia, da spalmare prima dell’esposizione e ogni ora durante l’esposizione.
E se vuole sciare? Sia per i bambini piccoli sia per quelli più grandicelli è importante fargli svolgere attività rilassanti e farli riposare molto per adattarsi al nuovo clima. Tuttavia dall’anno e mezzo si può far prendere confidenza al bambino con la neve facendogli provare il bob o lo slittino, in braccio ai genitori. I più grandi, invece, possono imparare a sciare senza alcuna controindicazione infatti dopo i 3 anni possono seguire dei corsi seguiti da un maestro di sci qualificato.
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