venerdì 21 dicembre 2012

Come comportarsi se vostro figlio ha un amico immaginario?

Ecco un articolo che parla della creazione di un amico immaginario da parte del bambino.
All’improvviso, il nostro bambino comincia a comportarsi come se ci fosse una persona vicino a lui. Gli parla, ci gioca, a volte litiga, oppure gli spiega che cosa sta succedendo e perché; a volte lo identifica con il pupazzo preferito, a volte è una presenza invisibile.




Non è raro che un bambino possa giocare e parlare con un Amico Immaginario, che nella realtà non esiste, ma che è frutto della sua fantasia e della sua immaginazione. Questa fantasia è diffusa in molti bambini, solitamente comincia dai 3 anni e cessa di esistere intorno ai 6-8 anni.
L’amico immaginario, è un Altro che il bambino costruisce giorno per giorno, e che dall'inizio della sua comparsa è dotato di una personalità autonoma. Il bambino che inventa un “Doppio di sè” con cui interagisce, è consapevole che si tratta di un personaggio fittizio. L'idea di avere un segreto e di essere solo in due a saperlo rafforza nel bambino l'immagine di sé e questo può offrire maggior sicurezza nell'affrontare il mondo esterno. L'origine di un Amico Immaginario deriva, di solito, dalla relazione con la propria ombra e/o dal rapporto con il peluche preferito. Sono questi i primi compagni con cui il bambino comincia ad instaurare un rapporto significativo.
 
Un'altra funzione importante che assolve la figura dell’Amico Immaginario è quella del rispecchiamento: il bambino si rispecchia nell'Altro Immaginario, riversando tutte le immagini di sé che ha raccolto nelle relazioni con gli altri, in particolare con gli adulti.  Inoltre, l’Amico Immaginario permette di dialogare, riflettere e discutere; il bambino può esercitarsi anche nella pratica del problem solving, perché si costruisce un tempo per l'elaborazione di nuove soluzioni per affrontare le difficoltà quotidiane.
La creazione dell’Amico Immaginario è una tappa importante nella crescita, segno di un’ottima capacità di reazione e di adattamento da parte del bambino, ad esempio di fronte alla nascita di un fratellino, il trasloco, il cambiamento di scuola; o semplicemente può essere un modo costruttivo di affrontare i momenti noiosi e faticosi della giornata.

 
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Scritto da Dott.ssa Alessandra Cornale

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