giovedì 15 novembre 2012

Diagnosi preimpianto nella fecondazione assistita. Favorevoli o contrari?

Il Tribunale di Cagliari ha riconosciuto il diritto a una coppia talassemica di poter fare la diagnosi preimpianto: lei malata di talassemia major e lui portatore sano.

I giudici hanno rispettato la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo che il giugno scorso aveva accolto il ricorso presentato da una coppia italiana portatrice sana di fibrosi cistica contro la legge 40 sulla fecondazione assistita.

Secondo l'Associazione Luca Coscioni la sentenza va a correggere la situazione italiana, in quanto nessuno dei 357 centri di Pma attivi offre la diagnosi preimpianto nonostante le linee guida Turco del 2008; inoltre i centri italiani non offrono la crioconservazione e osservano ancora il limite dei tre embrioni.

Noi centri privati la situazione è diversa: per ottenere la diagnosi preimpianto in un centro spagnolo e in uno italiano privato una coppia affetta da una grave malattia genetica ha dovuto pagare trentamila euro, ma ora chiedono allo Stato il rimborso.

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La situazione è complessa e molto delicata. E voi cosa ne pensate?




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