sabato 13 ottobre 2012

PAS: realtà o invenzione?

Alla luce degli ultimi fatti di cronaca, l'attenzione sulla Sindrome di Alienazione Parentale è aumentata visibilmente. Nel mondo scientifico non vi è accordo sulla sua esistenza, anche se tutt'oggi nel DSM IV, cioè il Manuale statistico e diagnostico dei disturbo mentali non compare.


Vediamo insieme, in maniera sintetica, quali sono le maggiori critiche che vengono mosse contro la PAS:


  • LA CASISTICA. Alcuni ricercatori sostengono che la Sindrome di alienazione parentale è un fenomeno raro e marginale nella realtà clinica e giudiziaria.

  • UNO STRUMENTO CONTRO LE MADRI. Dato che solitamente il bambino era affidato esclusivamente alla donna, la Pas è spesso letta come uno strumento nelle mani dei padri per criticare le capacità di accudimento delle madri separate.

  • UNA DIFESA PER I PADRI VIOLENTI. Molti studiosi temono che la Pas possa rivelarsi uno strumento di difesa per i padri accusati di abuso o violenza.

  • LA POSIZIONE DI GARDNER VERSO LA PEDOFILIA. La credibilità dello psichiatra è stata messa in dubbio dalle affermazioni a favore della pedofilia di alcuni suoi scritti. In particolare, si legge che la pedofilia è stata considerata la norma per la stragrande maggioranza degli individui nella storia del mondo e che è perché la nostra società reagisce in modo eccessivo ad essa che i bambini soffrono.


Alcuni autori, invece, sostengono l'esistenza della Sindrome di Alienazione Parentale, ma non solo. Barnet, ad esempio, sostiene 20 motivi in difesa del disturbo, atti a favorirne l'inserimento nel DSM V. Tra questi, i più rilevanti sono:

  • PAS COME CONCETTO VALIDO ED ESISTENTE. Tra gli anni 1980 e 1990, il fenomeno è stato riconosciuto e descritto in maniera indipendente da almeno sei ricercatori.

  • ALIENAZIONE PARENTALE COME GRAVE CONDIZIONE MENTALE. Essa ha un decorso che spesso continua nell'età adulta e può causare gravi problemi nel lungo termine.

  • L'IMPORTANZA DELLA FORMALIZZAZIONE. Stabilire dei criteri diagnostici condivisi permetterà di studiare la sindrome in maniera sistematica e su larga scala. Ciò sarà utile per i professionisti che non potranno più abusare del costrutto.

  • CRITICHE INFONDATE. Le critiche rivolte alla PAS non sono convincenti.


Il dibattito è molto acceso e non sembra facile arrivare ad una decisione. Cose ne pensi a proposito? Condividi con noi il tuo pensiero.




4 commenti:

  1. Io non so se esista oppure no, non sono uno psicologo od uno psichiatra. E poco mi tange che si chiami pas o pus o altro, quello su cui ci si dovebbe soffermare è un dato di fatto.

    Quando un genitori parla al figlio minore in certi termini dell'altro genitore, e tali commenti vengano reiterati in più occasioni, oltre ai casi di esplicita mala fede, è normale che un bambino (poiché accade anche per gli adulti) venga influenzato da tali giudizi, arrivando anche a negare l'altra figura genitoriale.

    Iacopo Savi

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    1. Capita anche che un padre parli male dell'altro genitore generando l'odio su se stesso....Quest'odio viene poi interpetrato come una manipolazione e un condizionamento che la madre fa sui figli.

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  2. Ciao Iacopo, condivido pienamente il tuo pensiero. Credo che bisogna spostare l'attenzione non tanto sul fatto se esiste o meno la PAS, ma su cosa si può fare per evitare che ciò accada, ed eventualmente agire il maniera corretta, nell'interesse del minore e dell'intero nucleo familiare.

    Annabell

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  3. Ciao Juanita, come ci spieghi bene tu le situazioni sono sempre molto complesse e non è semplice poterne comprendere le dinamiche sottese. Per questo è sempre opportuno evitare di dare giudizi affrettati, prendendo parte per partito preso.

    Un caro saluto

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