L'ansia da separazione è uno stadio di sviluppo tipico del bambino di età compresa fra gli otto e i quattordici mesi, a conferma dell'avvenuto attaccamento tra sè e il proprio caregiver, che nella maggior parte dei casi è rappresentato dalla madre.
Terminato questo periodo, il bambino può continuare ad avere delle difficoltà a separarsi dai genitori, ma se il disagio permane anche durante la fanciullezza e l'adolescenza occorre prestare molta attenzione. Se il bambino sperimenta ansia e paura tali da procurargli stress e disagi da compromettere la propria vita (scolastica, sociale,....) potrebbe trattarsi del Disturbo d'Ansia da Separazione.
- Cosa è?
I sintomi, che devono perdurare oltre un mese, sono rappresentati da vero e proprio terrore al momento della separazione dai genitori, ad esempio quando i bambini devono andare a scuola o quando devono addormentarsi da soli. La paura e l'ansia possono produrre anche sintomi fisici, come il mal di pancia, la nausea e la tachicardia.
- Cosa fare?
Se ci si accorge di alcuni comportamenti particolarmente intensi e duraturi, è opportuno rivolgersi a un professionista che, a seconda della situazione, vi proporrà un percorso adeguato.
- Qualche consiglio...
- Quando ci si deve assentare, preparare il bambino: parlatene con lui, spiegandogli cosa succederà ed evitando di allontanarsi di nascosto. E' opportuno creare uno spazio dove l'ansia può essere accolta con empatia e serietà: frasi come "So che non vuoi che vada a far la spesa, ma alle quattro sarò di ritorno" permettono al bambino di essere compreso e accettato.
- Allenarsi con micro-separazioni all'interno della casa. Spostati da una stanza all'altra: ciò permette al bambino di comprendere che l'allontanamento è solo temporaneo e non definitivo.
Dott.ssa Annabell Sarpato
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