E' uno delle lamentele che i pediatri si sentono ripetere più spesso: "Dottore, mio figlio non mangia". Cosa fare, dunque, se il proprio bambino fa i capricci e non vuole mangiare?
E' bene premettere che, esclusi seri disturbi alimentari che colpiscono i più piccoli, solitamente è più una preoccupazione dei genitori che vedono i propri figli mangiare solo certi alimenti e non provare pietanze nuove. Anche la quantità spesso è un timore di mamma e papà, in quanto i bambini solitamente mangiano a sufficienza rispetto ai loro fabbisogni energetici.
Cosa possono fare i genitori di fronte al rifiuto del proprio bambino di mangiare?
- Rispettate i suoi gusti: è bene che i bambini assaggino diverse pietanze, in modo da scoprire sapori nuovi, ma se notate che un gusto proprio non gli piace, è meglio non insistere e non forzarli, in modo da non aumentare la loro inappetenza.
- Rispettate i pasti principali, evitando di esagerare con le merende e i fuori pasto: abituare i bambini a degli orari prestabiliti, li aiuta a creare delle abitudini e delle routine.
- Capire i ritmi del proprio figlio. Come gli adulti, anche i bambini hanno particolari momenti in cui hanno più fame e altri dove, invece, vogliono stare più leggeri: cercare di capire se il bambino preferisce un pranzo abbondante e una cena più leggera, o viceversa, può essere molto utile per comprendere le sue esigenze.
- Rilassatevi. I bambini sentono se voi vivete il momento dei pasti con ansia e apprensione, assorbendo questi stati d'animo. E' buona norma rilassarsi e non preoccuparsi eccessivamente se vostro figlio ogni tanto fa qualche capriccio in più.
Dott.ssa Annabell Sarpato
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