mercoledì 1 agosto 2012

Nonni e separazione: cosa devono fare i genitori?

La separazione coinvolge in prima persona i coniugi, ma non solo: tutta la famiglia è coinvolta più o meno direttamente dal processo di separazione. Spesso, però, non viene dato abbastanza risalto alle figure che, soprattutto nelle famiglie italiane, ricoprono un ruolo di fondamentale importanza: i nonni.

Prima della legge n. 54/2006 sull'affido condiviso il rapporto tra nonni e i loro nipoti era considerato in ottica suppletiva, cioè in caso di gravi mancanze da parte del genitori ai loro doveri di cura, assistenza e di educazione verso i figli. Con la legge dell'affido condiviso, invece, viene sancito il diritto dei minori a conservare rapporto significativi con entrambe le stirpi, sia materna che paterna.

L'importanza dei nonni è ampiamente condivisa anche da psicologi e pedagogisti, che evidenziano l'importanza di tali figure per il sano e corretto sviluppo dei bambini: il rapporto tra nonni e nipoti è un rapporto speciale, di affetto e confidenza, che evolve con la crescita de bambino.

Con la separazione, però, c'è il rischio che, come in un domino, si allentino tutti i legami presenti nella famiglia, sia per gli adulti che per i minori. Il rischio è quello di affievolire o addirittura far perdere il senso della propria appartenenza multipla, sia alla stirpe materna che a quella paterna: il bambino, infatti, prende vita da entrambe le famiglie, e ad esse ha il diritto di appartenere. I genitori devono preservare tali relazioni e non pregiudicare i legami affettivi dei figli. Mamma e papà devono impegnarsi a garantire ai propri bambini la possibilità di continuare a frequentare i nonni materni e paterni, in modo tale da promuovere il benessere del bambino che, ricordiamolo, deve essere al primo posto, anche e soprattutto in un momento così delicato come la separazione coniugale.


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