martedì 28 agosto 2012

I campanelli d'allarme per riconoscere anoressia e bulimia nei propri figli

Fare i genitori è il lavoro più bello, ma anche più complesso al mondo. Non esiste un modo unico per essere bravi genitori e, qualsiasi cosa si fa, sembra di sbagliare. I problemi si intensificano se non vi è la possibilità di vivere la quotidianità in coppia: se i genitori sono separati, anche se si collabora per l'educazione dei figli, la situazione è inevitabilmente più complessa.

Un genitore deve riuscire a captare ogni piccolo segnale del figlio, ogni suo manifestazione di dolore e sofferenza, anche quando questa viene ben celata e tenuta nascosta dai bambini. Ovviamente, tutto ciò non è semplice.

Oggi vogliamo parlare dei disturbi del comportamento alimentare, come l'anoressia e la bulimia. Non è semplice accorgersi di questi problemi in tempo, se non quando la magrezza diventa evidente. Inoltre, uno degli obiettivi principali di chi soffre di tale disturbo è quello di tenere nascosti i sintomi, evitando di condividerli con gli altri.

Alcuni segnali, però, sono presenti. Vediamo quali sono:
  • paura esagerata di ingrassare
  • inizio di diete drastiche
  • eliminazione totale di alcuni cibi
  • calcolo continuo ed esagerato delle calorie degli alimenti
  • tendenza a chiudersi in bagno dopo aver mangiato
  • improvvisi cali di peso
  • eccessiva attività fisica
  • uso eccessivo di lassativi
  • presenza di vomito autoindotto
  • invenzione di scuse per evitare di mangiare in famiglia o con gli amici

Se siete preoccupati del comportamento alimentare di vostro figlio o vostra figlia, non esitate a contattare un professionista: occorre agire velocemente e in modo deciso, chiedendo l'aiuto di professionisti specializzati.

Dott.ssa Annabell Sarpato




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