giovedì 13 giugno 2013

Come gestire il momento delle vacanze quando i genitori sono separati

La pausa estiva, con i suoi tempi più lunghi rispetto al weekend, è un momento molto importante per condividere, un po’ con mamma e un po’ con papà, esperienze nuove e anche scoperte reciproche. Ma come gestirla, come "spartirsi" la compagnia dei figli e come stabilire la meta giusta per le vacanze? Se poi c'è un nuovo compagno o una nuova compagna, la situazione si complica: è l'occasione più opportuna per fare stringere amicizia tra lui e i piccoli? Le domande sono molte. Per dare qualche risposta Più sani e più belli ne ha parlato con Livia Cavadini, psicologa e psicoterapeuta dell'infanzia e della famiglia.    
 

Le cose da tenere in mente

Se il piccolo vive con un solo genitore, in genere la mamma, il papà può sentirsi preoccupato all'idea delle vacanze e non immaginarle come un periodo di relax.



Le vacanze non devono diventare un'occasione di competizione tra mamma e papà: i genitori non devono insomma fare a gara per “dare di più” al ragazzo (organizzando le vacanze più ricercate e costose), in modo da cercare di recuperare eventuali assenze precedenti e quindi trasformando le ferie in un viaggio nel paese dei balocchi senza regole, né limiti. Al contrario: la vacanza deve essere un momento di piacevole normalità insieme.

Se la coppia si è separata solo nell'ultimo anno e ci sono ancora conflitti in sospeso, è importante che il bambino venga "preparato" a stare di nuovo a lungo con il genitore con cui non vive più: l'ideale sarebbe avvicinarsi alla lunga vacanza con qualche weekend insieme, per riprendere piano piano confidenza, gettare le basi per una relazione abbastanza costante e stabile ed evitare delusioni e sapere in anticipo come affrontare momenti critici o domande difficili.

Proprio perché è una situazione inedita, sarebbe meglio evitare la presenza di un eventuale nuovo compagno, a meno che non ci sia già stato un processo di avvicinamento e sia già una figura ben presente nella vita del bambino. Solo in questo caso la vacanza può essere l'occasione per consolidare il rapporto: attenzione però a non permettere che i nuovi partner adottino atteggiamenti sostitutivi di ruoli materni e paterni.

 
Due settimane con mamma e due con papà

È bene che le vacanze non siano troppo spezzettate: tre giorni con mamma, cinque con papà, poi a casa dell'uno o dell'altro, quindi un altro viaggio... Ciò non favorisce un rapporto sereno: l'ideale sono 15 giorni con un genitore e altrettanti con l'altro, che possono scendere a una settimana per i bambini più piccoli, fino a 4-5 anni. La decisione dei tempi e della meta spetta al genitore, possibilmente concordata con l'ex partner, ma limitandosi a sondare l'interesse del bambino senza pensare di “lasciar decidere a lui”: non è una responsabilità da attribuire a un piccolo che già deve elaborare il lutto della separazione dei genitori senza sensi di colpa.

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