I punti salienti che caratterizzano questo approccio si possono così riassumere:
- la percezione del vissuto soggettivo in termini positivi nel tempo: presente, passato e futuro;
- l’analisi delle caratteristiche umane positive, in termini di punti di forza e virtù;
- il funzionamento positivo in contesti più allargati come la famiglia, la comunità e le istituzioni.
Uno dei concetti cardine della psicologia
positiva è rappresentato dall’esperienza di Flow
(Csikszentmihalyi, 1975, 1982, 1990, 1993), che si caratterizza
principalmente per la percezione di un bilanciamento tra il livello di
opportunità d’azione reperite nell’ambiente
(challenges) e quello delle capacità personali
(skills) nel confrontarsi con esse.
Il livello dei challenges e
degli skills devono essere elevati, o meglio superiore alla
media delle abituali opportunità d’azione quotidiane: solo in questo caso,
infatti, potrà instaurarsi lo stato di Flow, caratterizzato da
elevata concentrazione, coinvolgimento ed immersione nell’attività, assenza di
auto-osservazione, controllo della situazione, chiara percezione dell’andamento
e delle finalità dell’attività, positività dello stato affettivo, motivazione
intrinseca, ovvero indipendenza da aspettative di ricompense o gratificazioni
esterne all’attività stessa.
Perché si possa raggiungere lo stato flow, è
necessario che il feedback, ossia il segnale che permette di
capire che si sta raggiungendo l’obiettivo, deve essere immediato e
inequivocabile. Lo stato di flow ha una durata limitata ed è
contemporaneo all’azione. Dato che molte attività hanno una durata piuttosto
lunga, una strategia potrebbe essere di suddividerle in azioni più brevi e
semplici su cui puntare per avere riscontri in tempo reale.
Ecco, alcune regole per favorire
lo stato di flow nello sviluppo evolutivo del bambino clicca qui
http://www.davidealgeri.com/il-raggiungimento-del-benessere-attraverso-lesperienza-ottimale-nella-psicologia-positiva.html
Scritto da Dott.ssa Alessandra Cornale
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