domenica 9 dicembre 2012

Pagelle di metà anno: come affrontare le insufficienze con i propri figli

Si avvicinano gli scrutini di metà anno scolastico: quando i voti non sono eccellenti, ma, anzi, vi è qualche insufficienza, questo momento può essere davvero vissuto da bambini e genitori in modo tragico. E' bene premettere che capita a tutti, prima o poi, di avere qualche insuccesso scolastico, in quanto è una situazione assolutamente normale.

Come affrontare, dunque, questo momento in maniera serena e il più costruttiva possibile? 

  • Costanza. Prima di tutto sarebbe opportuno seguire i propri figli quotidianamente, in modo da monitorare e supportare i loro successi e i loro insuccessi. In questo modo questo momento non si trasforma in una vera e propria doccia fredda, ma è l'esplicitazione di una situazione che già si conosce. Accompagnando il proprio figlio nell'intero percorso scolastico, infine, è possibile agire preventivamente, senza correre ai ripari all'ultimo minuto.

  • CondividereRiflettere insieme sui motivi di questa situazione aiuta i figli a capire il perchè di certe difficoltà, se dettate da scarsa motivazione, da difficoltà reali o da motivazioni extrascolastiche. Non dimentichiamoci che anche i nostri bambini hanno preoccupazioni e pensieri che possono distrarli dallo studio. Aiutiamo loro ad esplicitarli e condividerli con chi li vuole bene.

  • IncoraggiareCapita a tutti di vivere un insuccesso. Non demonizzate un brutto voto, ma incoraggiate vostro figlio a migliorare. Spiegate loro che è normale vivere momenti di difficoltà e che un'insufficienza non è un giudizio sulla persona, ma solo sulla condotta scolastica. Un brutto voto non sminuisce o svalorizza il bambino, ma è riferito alla sua prestazione a scuola.

  • Insegnare. Occorre insegnare ai bambini che di fronte ad un insuccesso la strategia migliore da adottare è quella di rialzarsi e rimboccarsi le maniche. Più che punire occorre aiutare il proprio figlio ad organizzare meglio lo studio, magari stabilendo con lui alcune rinunce da fare (ad esempio, evitare di guardare la televisione prima di aver finito i compiti) o pianificando delle ripetizioni.

In conclusione, i genitori devono insegnare ai propri figli che vi è sempre una soluzione se ci si impegna con passione e volontà: anche in questo caso, la forma di insegnamento migliore è, in primo luogo, l'esempio di mamma e papà.




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