mercoledì 24 ottobre 2012

Piccoli passi per un mondo (scolastico) migliore


Non ci si può più nascondere dietro un dito! Ormai la tematica dei DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) è all'ordine del giorno, se ne parla (per qualcuno anche troppo) e si diffondono sempre più informazioni da molteplici fronti.

E allora perché raccogliamo ancora cosi spesso il racconto di genitori che combattono con un sistema scolastico poco flessibile? Perché le famiglie devono far fronte alle problematiche che insorgono nel rapporto con insegnanti che ignorano le difficoltà presenti, che non vogliono modificare i propri metodi, che non intervengono senza una benedetta certificazione, anche di fronte all'evidenza? Perché a volte si ostacola invece di favorire??!

Purtroppo è ancora troppo diffusa, nonostante l'esistenza di una legge, la tendenza a considerare l'intervento verso i DSA come compito dello specialista, consegnando il bambino come un pacco postale e pretendendo un miracoloso miglioramento su tutti i settori. Ma lo specialista non é un esperto in tutte le materie scolastiche, ne tanto meno un addetto alle ripetizioni!Lo specialista è chiamato a valutare la situazione, a riconoscere l'eventuale disturbo e a dare all'insegnante un quadro completo della situazione, spiegando le difficoltà e dando indicazioni pratiche, da declinare liberamente all'interno della propria materia.

Ognuno deve conservare il proprio ruolo e le proprie competenze, ma è doveroso che ci si sforzi di mettere le proprie conoscenze a disposizione l'uno dell'altro, per integrarle e intervenire efficacemente. Ma cosa si può fare di concreto per essere preparati a far fronte a questa situazione?

Un primo passo, necessario, è quello di raccogliere informazioni.

Uno delle fonti più autorevoli, che non possono mancare nel bagaglio di conoscenze di chi si occupa di DSA, sono le linee guida sui DSA del MIUR del 12 luglio 2011.


Buona lettura!

Dott.ssa Ottavia Borella




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