domenica 9 settembre 2012

Quest'anno il mio bimbo va al nido! I cinque consigli pratici

  1. Approccio al Nido – chi compie questa scelta non deve assolutamente farsi invadere dai sensi di colpa ma concentrarsi sul fatto che una necessità ha generato tale scelta, riflettere sul fatto che il nido è comunque una soluzione “sana per il bambino”.
  2. Paura e panico dinnanzi alla necessità di lasciare il bambino così piccolo al Nido – la situazione si deve affrontare diversamente. L’inserimento al nido non è una pratica rivolta solo ed esclusivamente al bambino, ma coinvolge più figure: il bambino la mamma e l’educatrice e quindi non è un’azione esclusiva del bambino. L’inserimento al nido andrebbe quindi considerato come un processo di conoscenza e socializzazione che vede come protagonisti anche la mamma e l’insegnante.
  3. Gradualità e calma- l’inserimento al nido avviene sempre in maniera graduale. Il primo approccio al Nido è visivo e conoscitivo, utile maggiormente ai genitori, e poi vi è l’adattamento del bambino al nuovo ambiente, alla nuova situazione e alle nuove persone. Nella maggior parte dei casi gli insegnanti invitano i genitori ad affidargli il proprio bambino solo per alcune ore al giorno, ore che poi lentamente andranno ad aumentare. Inizialmente durante la permanenza al Nido la mamma sarà presente e “inizierà anche per lei l’inserimento”.
  4. Conoscenza del bambinol’inserimento serve anche ai docenti, con questa pratica di “accompagnamento del bambino” inizierà per l’insegnante la conoscenza del piccolo. L’educatrice dovrà imparare le abitudini e le necessità del bambino e trovare la giusta soluzione di azione, considerando anche che dovrà occuparsi di più bambini contemporaneamente. Tra insegnante e bambino dovrà instaurarsi un feeling, un legame che crescerà nel tempo fino ad arrivare al punto più importante: il bambino deve vedere nell’educatrice un punto di riferimento. In questo periodo di inserimento , che di solito dura una settimana o due, a seconda delle indicazioni fornite dagli educatori, inizia la “conoscenza”.
  5. Confidenza del bambino con il nuovo ambiente – il bambino conoscerà il nuovo ambiente, l’aula, nuovi giochi, nuovi volti, nuove voci e nuovi suoni e … così inizierà il suo cammino scolastico.

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