- Approccio al Nido – chi compie questa scelta non deve assolutamente farsi invadere dai sensi di colpa ma concentrarsi sul fatto che una necessità ha generato tale scelta, riflettere sul fatto che il nido è comunque una soluzione “sana per il bambino”.
- Paura e panico dinnanzi alla necessità di lasciare il bambino così piccolo al Nido – la situazione si deve affrontare diversamente. L’inserimento al nido non è una pratica rivolta solo ed esclusivamente al bambino, ma coinvolge più figure: il bambino la mamma e l’educatrice e quindi non è un’azione esclusiva del bambino. L’inserimento al nido andrebbe quindi considerato come un processo di conoscenza e socializzazione che vede come protagonisti anche la mamma e l’insegnante.
- Gradualità e calma- l’inserimento al nido avviene sempre in maniera graduale. Il primo approccio al Nido è visivo e conoscitivo, utile maggiormente ai genitori, e poi vi è l’adattamento del bambino al nuovo ambiente, alla nuova situazione e alle nuove persone. Nella maggior parte dei casi gli insegnanti invitano i genitori ad affidargli il proprio bambino solo per alcune ore al giorno, ore che poi lentamente andranno ad aumentare. Inizialmente durante la permanenza al Nido la mamma sarà presente e “inizierà anche per lei l’inserimento”.
- Conoscenza del bambino – l’inserimento serve anche ai docenti, con questa pratica di “accompagnamento del bambino” inizierà per l’insegnante la conoscenza del piccolo. L’educatrice dovrà imparare le abitudini e le necessità del bambino e trovare la giusta soluzione di azione, considerando anche che dovrà occuparsi di più bambini contemporaneamente. Tra insegnante e bambino dovrà instaurarsi un feeling, un legame che crescerà nel tempo fino ad arrivare al punto più importante: il bambino deve vedere nell’educatrice un punto di riferimento. In questo periodo di inserimento , che di solito dura una settimana o due, a seconda delle indicazioni fornite dagli educatori, inizia la “conoscenza”.
- Confidenza del bambino con il nuovo ambiente – il bambino conoscerà il nuovo ambiente, l’aula, nuovi giochi, nuovi volti, nuove voci e nuovi suoni e … così inizierà il suo cammino scolastico.
Il blog vuole essere uno spazio dove confrontarsi e riflettere sulle tematiche della separazione e sul divorzio coniugale e sugli effetti che questi eventi provocano nei figli. In particolare, il blog si pone a tutela dei diritti dei bambini e della loro posizione di figli.
domenica 9 settembre 2012
Quest'anno il mio bimbo va al nido! I cinque consigli pratici
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