giovedì 30 agosto 2012

Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te: "La volpe e la cicogna"


Essere genitori non è semplice: una buona mamma e un buon papà devono essere da esempio per i propri figli. Insieme all'esempio, però, a volte, sono necessarie delle spiegazioni:  non è semplice, tuttavia, riuscire a far capire a un bambino perchè un certo comportamento è sbagliato o giusto. A questo proposito, le favole possono essere un utile strumento per entrare in contatto con i bambini e aiutarli a comprendere i motivi per cui certe azioni devono o non devono essere compiute.

Questa volta proponiamo la favola intitolata "La volpe e la cicogna", che ci insegna che non bisogna fare agli altri quello che non vogliamo venga fatto a noi. Questa favola, inoltre, trasmette il messaggio che chi la fa l'aspetti: come la volpe ha preso in giro la cicogna, così a sua volta quest'ultima si è vendicata con la prima.

Buona lettura...

Un giorno una volpe molto furba invitò a cena una cicogna per prendersi beffa di lei. La invitò nella sua grande tana, apparecchiò la tavola in modo sontuoso, quasi fosse un ospite molto speciale.
La cicogna fu molto contenta dell’accoglienza e si accomodò al tavolo, pensando chissà quali cibi prelibati le avesse preparato la volpe.
Ma per la povera cicogna fu una vera delusione: la sua cena si ridusse ad un semplice brodino di verdura che non riuscì nemmeno a mangiare a causa del suo becco lungo, mentre l’astuta volpe succhiava agevolmente la minestra.
La cicogna tornò a casa con lo stomaco vuoto e, arrabbiata, decise di invitare a cena la volpe la sera dopo per vendicarsi dell’affronto subìto. Anche la cicogna apparecchiò la tavola con piatti e posate di gran lusso. Tutto era degno di un ospite di gran riguardo.
Questa volta però la cena consisteva in uno spezzatino di carne, dal profumo invitante, servito in una bottiglia dal collo lungo! La volpe si meravigliò tantissimo quando vide servire il cibo in un recipiente simile: non riusciva a prendere il cibo con la bocca, perché si trovava sul fondo della bottiglia, mentre la cicogna lo afferrava abilmente col becco lungo.
La volpe se ne andò furiosa e la cicogna pensò tra sé e sé: "Anche tu, cara volpe, ti ritrovi con lo stomaco vuoto questa sera, ripagata dalla tua stessa moneta!".

Ti è piaciuta questa favola? Vieni a leggerne altre: "La volpe che non aveva mai veduto un leone" "Il contadino, il figlio e l'asino"

Dott.ssa Annabell Sarpato


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