venerdì 31 agosto 2012

Come fare ad affrontare la separazione quando ci sono figli adolescenti?

Cosa succede alle relazioni familiari nel caso in cui la coppia genitoriale si separa?
La separazione dei genitori è una fase delicata, tra le più delicate della storia familiare, ma non determina di per sé il rischio di malesseri e problematiche successive. Le eventuali difficoltà riscontrate dai soggetti emergono, piuttosto, dalla modalità con cui essa viene affrontata.
 




 
DAL PUNTO DI VISTA DELL’ADOLESCENTE
L’adolescenza è il periodo in cui la persona inizia a rispondere ai propri “perché” arrivando, nel tempo, ad una capacità di consapevolezza di sé e del mondo che lo rende un individuo adulto autonomo e responsabile.
Nel caso della separazione, i vissuti di incertezza e la difficoltà elaborativa di quello che sta accadendo sono diversi da quelli di un bambino. L’adolescente arriva a capire ben presto la gravità delle litigate, a volte ha intuizioni sullo stato della relazione genitoriale molto più nitide degli adulti stessi. In ogni caso, l’adolescente non attribuisce più a se stesso la responsabilità della separazione e non vive più l’esperienza come abbandonica in senso stretto, non mette cioè in discussione, se non per altri elementi relazionali più gravi, il senso di sicurezza di sé.
In adolescenza le tematiche relative alla separazione dei genitori e alla famiglia ricostituita possono toccare altri aspetti su cui l’adolescente si sta sperimentando. Vediamoli.
 
Il cambiamento
Esso è al centro delle tematiche adolescenziali. Per comprendere il proprio cambiamento e integrarlo, è preferibile che l’adolescente viva in un ambiente che sia disponibile a rimandare un’immagine di continuità con il passato e nello stesso tempo capace di valorizzare il nuovo.
I genitori impegnati, in questo momento, nel recuperare una propria dimensione di stabilità e serenità rischiano di chiedere all’adolescente di non turbarli ulteriormente. Il ragazzo potrebbe sviluppare per questo un comportamento di grande adeguamento, per evitare sovraccarichi al genitore, ma rimandando o negando così l’accoglimento delle parti nuove di sé. Oppure potrebbe mettere in atto comportamenti reattivi manifestando, inconsapevolmente, la rabbia e la confusione che circolano in casa..
 
Il riconoscimento delle emozioni
Compito difficile e centrale nell’età evolutiva, riconoscere le proprie emozioni diventa ancora più complesso in adolescenza quando la persona è alle prese con il nuovo corpo, sconosciuto, che invia segnali emotivi indecifrabili, sicuramente molto potenti.
 
Il rapporto con le regole
Nella coppia separata, innanzitutto, rischia di mancare il padre protagonista della relazione adulto-adolescente, e i limiti dati dai nuovi compagni o mariti non sempre sono altrettanto legittimati. C’è inoltre la possibilità che i genitori non concordino con le regole da dare e che il ragazzo si ritrovi a vivere due realtà non in sintonia.
 
Il rapporto con le nuove famiglie
Il figlio di genitori separati può essere un po’ più in difficoltà nella ricerca di definire ciò che è per lui famiglia: potrebbe riconoscere una o l’altra famiglia, uno o l’altro legame più significativo a seconda del momento, della situazione vissuta, a volte anche della maggior facilità avvertita.

Segnali di disagio
Tutti questi elementi, s’intrecciano in una narrazione che è la storia propria di ciascun ragazzo. Aver presente che l’adolescenza è un passaggio evolutivo molto delicato come lo è, d’altra parte, la separazione dei genitori, non significa dare per scontata una problematicità.
Una preoccupazione maggiore potrebbe essere necessaria se si rilevano i seguenti elementi, anche se essi non sono riferibili unicamente alla difficoltà di gestire la separazione dei genitori:
Evidenti difficoltà scolastiche. Il primo segnale sempre valido in età evolutiva è il rapporto con la scuola. In particolare, in adolescenza è da valutare la capacità d’investimento personale anche se non necessariamente seguito da una concentrazione e impegno realistici.
Difficile rapporto con il proprio corpo, con tutti i segnali di malessere che possono essere inviati: frequenti mal di testa o mal di pancia, timori legati alla propria salute ma anche alla salute di altri componenti della famiglia.
Eccessi emotivi. Sebbene gli sbalzi d’umore siano propri della fase evolutiva, è necessario fare attenzione all’alternanza tra fasi depressive e fasi di aggressività, soprattutto se la manifestazione è prolungata e molto intensa.
Uso e abuso di sostanze e di alcol.
Comportamenti antisociali

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