mercoledì 4 luglio 2012

Il Disegno della Famiglia

Uno degli strumenti maggiormente utilizzati per lavorare coi bambini è sicuramente il disegno. Esso è un vero e proprio mezzo di comunicazione, attraverso il quale è possibile avvicinarci al mondo dei bimbi, capire qualcosa di più su di loro, comprendere i loro vissuti e le loro emozioni.

Un modo per avvicinarci alla rappresentazione che i bambini hanno delle loro relazioni familiari può essere quello di ricorrere al disegno della famiglia: tra i lavori più interessanti su questo strumento ricordiamo quelli di Tambelli, Zavattini e Mossi (1995), di Freeman (1987) e i contributi di Bombi e Pinto (1993). La famiglia disegnata è una sorta di rappresentazione mentale multidimensionale, composta dalla famiglia interna e da quella esterna reale, e ciò deve guidare la costruzione di categorie di lettura che rendono possibile analizzarne i vari livelli rappresentazionali. L'attenzione, dunque, non deve essere posta solo sui singoli personaggi raffigurati, ma anche sugli script familiari, fino a giungere a decodificare il vero e proprio senso della famiglia.

Non vi è una lettura univoca del disegno del bambino: ogni disegno deve essere considerato a sè, collocandolo all'interno della storia del bambino; nonostante ciò, vi sono alcuni elementi da considerare quando si presta attenzione al disegno della famiglia. Tra questi, sicuramente, un ruolo di rilievo è dato dal tempo impiegato dal bambino per completare la sua opera: sia nel caso di tempi eccessivamente prolungati, che un'esecuzione eccessivamente veloce possono dare informaizoni interessanti alla luce del singolo caso. Anche la collocazione dei personaggi all'interno del foglio e la vicinanza/lontananza tra di loro è un elemento a cui prestare attenzione. E' importante considerare anche la sequenza dei personaggi disegnati, cioè l'ordine con cui il bambino rappresenta i membri della sua famiglia sul foglio e l'eventuale omissione di qualche componente. E' interessante notare anche se esiste qualche somiglianza tra i personaggi.
Dal punto di vista grafico, è opportuno considerare il tratto con cui viene affrontato il disegno, la prevalenza dei colori utilizzati, la grandezza dei personaggi (sia singolarmente, che il confronto tra le diverse figure) ed eventuali cancellature.

Al fine di favorire la proiezione e inibire le difese, il disegno della propria famiglia è stato spesso sostituito dal Disegno della famiglia inventata, che consente al bambino di rappresentare una famiglia di sua fantasia: alcuni bambini preferiscono disegnare una famiglia di animali, una famiglia inventata, una famiglia di robot o quello che meglio gli suggerisce la loro fantasia. In questo modo il bambino abbassa le proprie difese ed esprime maggiormente la sua rappresentazione di famiglia.

Due testi interessanti a cui far riferimento che vogliamo consigliarvi sono:
  • Corman L. (1967), Il disegno della famiglia, test per bambini. Bollati Boringhieri
  • Tambelli R., Zavattini G. C. & Mossi P. (1995), IL senso della famiglia. Le relazioni affettive nel "disegno della famiglia", Carocci
Buona lettura!






2 commenti:

  1. Mi ripromettevo da tempo di leggere qualcosa sull'argomento, purché fosse affidabile e valesse la pena di essere letto.
    Grazie per questo articolo e per i consigli sui testi a cui fare riferimento.


    Sean Nevola
    Promozione di strategie operative a tutela dell’Infanzia. Pianificazione di modelli giuridici, culturali e sociali a misura di Bambino.
    http://propueris.altervista.org

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    1. Caro Sean, grazie dei complimenti. Siamo felici di fornire dei riferimenti utili a chi vuole approfondire il tema.

      Cordialità

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