giovedì 5 luglio 2012

Famiglie ricostituite: come affrontare le difficoltà?

 


Anche in Italia sono in aumento le famiglie ricostituite, quelle che derivano dall'unione di partner provenienti, entrambi o solo uno dei due, da cessati matrimoni, convivenze o da famiglie monogenitoriali.


Nel nuovo nucleo sono inglobati i figli nati da unioni precedenti anche se a volte può accadere che uno solo porti con sé la propria prole e l'altro se ne ha, la lasci a convivere con il precedente partner.


La complessità delle relazioni che in questo tipo di famiglia si viene a creare, richiede sempre la messa in campo di notevoli risorse per una buona integrazione tra tutti i suoi membri e per la realizzazione del senso di appartenenza di tutti i suoi componenti, la sfida alla quale l'adulto è chiamato è molto compessa nella relazione con i figli del nuovo compagno/a. Allora, Come porsi?



LE DIFFICOLTA' DEI FIGLI


Riguardano l'integrazione nel nuovo nucleo e la relazione col genitore biologico non convivente.

Le problematicità variano secondo le situazioni specifiche e la fase di sviluppo (prima, seconda infanzia, adolescenza) e danno pertanto luogo a differenti risposte.
Da tenere in grande considerazione è il forte sentimento di lealtà verso il genitore biologico non convivente.

Stringere un buon rapporto con il "genitore acquisito" o semplicemente accettarlo, potrebbero rappresentare per lui un tradimento e generare sensi di colpa. Da qui tutta una serie di possibili comportamenti di chiusura e ostilità verso il nuovo genitore che si trova a dover sormontare grosse difficoltà nello stabilire una relazione propria con il figlio acquisito.

Situazioni competitive nelle quali i figli si sentano oggetto di paragoni sono in ogni caso controindicate al loro benessere e a quello familiare, al contrario di attenzioni equamente distribuite, idonee alla costruzione di buoni rapporti, ancora di più se vi è convivenza tra fratellastri.


I RISCHI


Le difficoltà incontrate nella costruzione di buone relazioni all'interno della famiglia ricostituita se non affrontate adeguatamente ma mantenute, rinforzate e accresciute dalla complessità dei rimandi relazionali, fanno si che il clima familiare non sia quello più idoneo ad una crescita sana ed equilibrata dei figli che potrebbero così manifestare disagi di vario tipo.

Le manifestazioni di disagio in età evolutiva si esprimono in maniera differente secondo l'età e l'organizzazione del sistema familiare, ma privilegiano comunque i canali comportamentali o somatici.

Vale a dire che il bambino manifesta il proprio disagio attraverso un sintomo somatico o un disturbo del comportamento.

Anche in adolescenza i disagi possono manifestarsi attraverso gli stessi canali ma con le debite differenze dovute ad una diversa maturazione e a questa fase dello sviluppo particolarmente difficile e complessa di per sé, con comportamenti anche eclatanti e al limite.

Nessun commento:

Posta un commento