lunedì 27 maggio 2013

Come gestire i capricci dei bambini: 10 regole d'oro

1 - Vietato urlare. La voce deve essere ferma e sicura.
E’ importante fornire ai bambini una guida precisa e sicura, impartendo regole con frasi brevi e chiare accompagnate da gesti facilmente riconoscibili. Questo non significa usare la propria voce urlando ma assumere un tono fermo e sicuro, deciso, non alterato dalla rabbia e dalla disperazione.
2 - Premia il comportamento corretto. Senza esagerare.
Indirizza il bambino verso il comportamento corretto premiandolo anziché castigare il comportamento sbagliato. Fai però attenzione a non abusare dei premi che, se vengono elargiti con troppa facilità, perdono il valore gratificante.
3- Impara a distinguere tra capriccio e bisogno.
Piccole sfumature nel suono della voce del bambino possono indicare esigenze diverse. Talvolta si tratta di legittime richieste, come quella del cibo, il latte materno, o del bisogno di attenzione, talaltra invece possono essere richieste meno importanti.
4- Non assecondare i capricci.
I capricci non vanno assecondati perché tale atteggiamento può condurre a un circolo vizioso. Spesso un “non intervento” in caso di capricci ingiustificati può rappresentare una valida risposta e, nello stesso tempo, una scelta educativa.



5- La risposta ai capricci deve essere coerente con il modo di fare educazione.
Scegliere tra ignorare o non ignorare i capricci, rispondere, cercare di spiegare o sgridare, dipende dal modo in cui il genitore educa il proprio figlio. Prima ancora di capire qual è la risposta giusta al capriccio, quindi, per coerenza, è bene che ogni genitore abbia ben chiaro il modo in cui intende affrontare il percorso educativo con il proprio figlio.
6- Non cedere ai piccoli ricatti.
E’ tipico dei bambini saper cogliere al volo le debolezze dei genitori, dei nonni o di chiunque abbia con loro un forte legame affettivo. E approfittarne al meglio con un capriccio ben architettato. Se sarà chiaro che una mamma molto apprensiva elargirà coccole al minimo lamento, i bambini si trasformeranno in perfetti attori ogni qual volta ne avranno semplicemente voglia, e non realmente bisogno.
7- Non dare troppo spazio al capriccio.
Se il bambino capisce che può ottenere qualcosa con un determinato comportamento, tenderà a reiterare tale comportamento. Quando il capriccio diventa una forma di controllo del bambino nei confronti del genitore è importante non dare uno spazio troppo grande al capriccio, magari passando ore e ore a fornire spiegazioni, oppure esaudirlo qualunque esso sia. 
8- Ignora il capriccio plateale.
Quando il capriccio è plateale bisogna semplificare: più grande e più scenico è il capriccio, più è inutile dargli peso. Spesso l'atteggiamento migliore è quello di ignorarlo: non ha senso la performance se nessuno la osserva.
9-  Attenzione al capriccio dettato dalla paura
I capricci determinati dalla paura (paura dell'abbandono nel momento di prendere sonno, paura di andare all'asilo o a scuola, paura in generale tutte le volte che il bambino deve lasciare il genitore) non sono dei veri e propri capricci, ma delle reali necessità e quindi vanno gestiti con più attenzione. La manifestazione è vestita da capriccio, ma il bisogno che comunica è tutt'altro che superficiale. 
10-  Il capriccio potrebbe essere una risposta allo stress
I bambini attraverso i capricci possono chiedere aiuto per cause di stress esterne al contesto familiare, o al contrario tensioni all'interno della famiglia. Se un bambino normalmente calmo e sereno manifesta improvvisamente disagi, anche sotto forma di capricci, considerate questi aspetti.
 
 
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